Lo scucchje
Nella simbologia cristiana l’uovo è segno di “nascita a vita nuova”, che inizia con la Risurrezione del Cristo. Questa convergenza ha fatto sì che nella comunità dei fedeli esso abbia assunto un notevole ruolo emblematico oltre che alimentare. Le tradizioni del periodo pasquale, nel quale la fecondità delle galline ovaiole è più alta, non potevano non essere influenzate e caratterizzate dall’uovo ed è probabile che, proprio da questa relativa abbondanza, sia nato uno dei giochi più popolari e tradizionali della città: lo «Scucchio» o «Pizze e pizze, cule e cule». A Caprara il gioco è detto «Scucchitte».
Due persone si alternano a colpire con il proprio l’uovo sodo dell’altro, prima una punta e poi l’altra. Vince l’uovo che non subisce lesioni. Terminata la gara, l’uovo rotto finisce nel cesto del vincitore, la cui soddisfazione maggiore non consiste nel suo possesso, ma nell’aver conseguito la vittoria nel maggior numero di sfide. Per antichissima consuetudine, infatti, il bottino finisce, in una specie di dispensa collettiva, che nel pomeriggio di Pasqua viene messa a disposizione di tutti nella tradizionale festa che si svolge nel largo anteriore al convento. Ai giorni nostri lo scucchje è praticato solo al mattino di Pasqua in piazza Quirino Di Marzio.