Il miracolo della madonna in epoca saracena

Il miracolo della madonna

La leggenda dell'apparazione

La pietà popolare attribuisce alla Madonna del Popolo numerosi miracoli, tra i quali la pro­tezione dagli assalti delle orde ottomane e saracene. Promossa da don Umberto Franchi, par­roco di Spoltore negli anni Novanta, dal Gruppo Scouts e dagli Amici del Teatro, la rievocazione si svolge nella prima domenica di settembre prendendo spunto da un episodio narrato da don Saverio De Cesaris (1848 – 1928) nel volumetto Madonna del Popolo (1906). L’autore asserisce che l’appellativo di Madonna del Popolo (fino ad allora chiamata Madonna della Porta) è sta­to attribuito alla Protettrice venerata a Spoltore da un comandante “arabo”, il quale nel corso di un assalto alla città, giunto alle sue mura, si era trovato di fronte il simulacro della Vergine nel cui volto aveva riconosciuto la giovane donna apparsa improvvisamente lun­go la via e che l’aveva scongiurato di risparmiare la città. Don Saverio De Ce­saris, seguendo una tendenza ottocen­tesca, definisce “Saraceni” qualsiasi as­salitore dei paesi litoranei adriatici, ma è più verosimile che l’episodio sia legato al tentativo turco di assalto alla fortezza di Pescara del 1566. La drammatizzazio­ne utilizza i costumi d’epoca e recita un testo, che si compone di un prologo, di due quadri recitati e del coro finale, frut­to di una libera ricostruzione dell’acca­duto. Nel secondo episodio la memoria orale attribuisce alla Vergine un intervento prodigioso facendo apparire agli assalitori uno squa­drone di milizie ausiliarie arruolate in epoca vicereale a difesa delle coste.

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