CENTRO STORICO

CENTRO STORICO

Il centro storico di Spoltore ha una configurazione medievale che si estende dal Castello, posto alla sommità del colle che lo ospita, estendendosi verso il basso, attraverso varie evoluzioni di cinte murarie, che nel corso dei secoli hanno formato il centro storico così come lo vediamo oggi.

Numerosi monumenti ornano il borgo:

IL CASTELLO

 In base alle testimonianze risalirebbe al X- XI secolo, ma potrebbe essere stato costruito anche un secolo prima. Ha una forma irregolare con un bastione esagonale di punta a nord e due torrioni ad ovest e sud-ovest. Fu costruito probabilmente per proteggersi dall’invasione dei Saraceni grazie allo sviluppo del fenomeno dell’incastellamento: tutti i villaggi, di cui era composta Spoltore in epoca romana, passarono da valle a monte costruendo i castelli sulle colline. La vecchia Fortezza è oggi inglobata nel borgo. Quello che si vede attualmente, conservato in buona parte, con due torri angolari superstiti, è solo il nucleo principale ma nel corso dei secoli le mura si ampliarono e inglobarono parte del borgo. Se ne trovano tracce di 3 circuiti. E’ visitabile al piano superiore dal quale si gode una splendida vista della città e di Pescara.  La corte interna è utilizzata come serbatoio dell’impianto idrico cittadino. Fu abitato fino al XVI secolo e in seguito riutilizzato per uso amministrativo.

OSSARIO

L’attuale chiesa di San Panfilo fu edificata nella seconda metà del 1700, inglobando una preesistente chiesa del XIII sec. denominata Santa Maria della Porta, che si trovava all’ingresso delle mura cittadine. Era consuetudine ai tempi costruire una cappella all’ingresso delle città per il ricovero dei viandanti ed il rifugio dei ricercati. Solo pochi anni fa è stata individuata sotto il pavimento un ambiente sotterraneo riconducibile forse all’ossario della precedente chiesa. Sono stati infatti rinvenuti alcune resti ossei ancora presenti in loco. Tra i resti del materiale di riempimento è stata rinvenuta anche la botola in legno che doveva chiudere l’ingresso originale rinvenuto poi ancora murato.  La struttura è tutta in mattoni con la volta a botte e lungo i muri sono presenti alcuni mattoni sporgenti utilizzati probabilmente per le operazioni di manovra delle sepolture. Il pavimento, ancora coperto dai resti ossei, doveva essere in terra per facilitare i processi di drenaggio dei liquidi corporei.  Attualmente è visibile tramite una vetrata illuminata ubicata all’interno della Canonica della Chiesa di S. Panfilo intra Moenia.

PALAZZO AGLIONE

Alessandro Aglione era un frate domenicano, famoso compositore del 1600, la cui opera più importante sono le Canzonette spirituali, nelle quali troviamo anche una famosa dedicatoria ad Alfonso Piccolomini, conte di Celano. Si tratta di una delle case più antiche di Spoltore che ha una particolare caratteristica, ovvero ha al suo interno il muro a scarpa, perché probabilmente inizialmente ce le aveva all’esterno ma quando fu ampliato furono inglobati all’interno. Rientra infatti in una delle ultime cinte murarie del borgo.  Presenta l’ingresso delle stalle sulla retrostante via Dietro le mura, permettendo, per motivi di sicurezza, l’ingresso ufficiale solo dall’interno del borgo, caratteristica questa comune nei palazzi di Spoltore del 1400/1500.

PALAZZO DE CESARIS

Il Palazzo Castiglioni - De Cesaris, risale al XVII- XVIII secolo e fu costruito inglobando i resti del preesistente castello medievale. Fu sede dei carabinieri nei primi del ‘900, e in seguito, a causa dell'inagibilità dell'edificio per mancanza di restauri, andò in semi-abbandono. Fu restaurato da Luciana De Cesaris negli anni '60. Il castello-palazzo si presenta come una fortezza dal muro perimetrale imponente ed omogeneo, che ricalca la cinta muraria originaria del Castello, con qualche finestrella e una sola apertura dal basso.  È sovrastato dalla moderna torretta quadrata di avvistamento, con merlature ghibelline. All'interno, al piano terra, vi erano delle botteghe e sette cisterne, insieme a una stalla.

VIA DEL POZZO - CASE MURA

Il borgo era cinto dalle cosiddette “case-mura” ancora visibile nella conformazione attuale del borgo . Percorrendo Via del pozzo è interessante notare che tutte le case hanno l’ingresso rivolto verso l’interno mentre all’esterno solo piccole finestre. Via del pozzo conserva ancora tracce delle mura rinforzate in alcune cantine: dentro una di queste in particolare vediamo ancora il muro a scarpa che prosegue anche fuori ed è inglobato nelle costruzioni adiacenti. La stessa abitazione conserva anche una pavimentazione medievale, protetta da un vetro, e nella cantina aveva resti archeologici di XIII secolo (fosse granarie scavate nella terra per conservare le granaglie) e una cloaca con la “comoda” ancora conservata.  Il piano superiore conserva ancora un grazioso soffitto a cassettoni dipinto tipico delle case del primo ‘900.

PALAZZO LAURI

Apparteneva al Dott. Lauri, che era un appassionato cacciatore ed aveva diversi cani in casa.  C’è un interessante episodio su questo personaggio: secondo ricostruzioni storiche, infatti, nel 1668, due briganti famosi della provincia di Teramo (ai tempi Spoltore era parte della prov. di Teramo e si trovava al confine della provincia) minacciarono di dare fuoco alla casa. Lauri e il figlio si rifiutarono di aprire e vennero bruciati vivi. Si salvò solo la serva che, affacciandosi alla finestra, offrì del denaro ai briganti per essere salvata.

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